Un augurio da tutto lo staff del Federico II: dopo un 2024 eccellente, iniziamo con successo il 2025.
Accademia Italiana della Cucina: “Tradizione e Innovazione al Federico II Palace Hotel”
Un evento ricco di cultura, sapori e convivialità si è tenuto presso il prestigioso Federico II Palace Hotel di Enna, dove l’Accademia Italiana della Cucina ha celebrato la sua Conviviale di Natale, chiudendo il 2024 con una serata memorabile. L’incontro ha visto la partecipazione di oltre 60 ospiti, tra accademici, rappresentanti istituzionali e personalità di spicco del territorio.
A fare gli onori di casa, la delegata dell’Accademia Marina Taglialavore, accompagnata dal simposiarca e vice delegato Fabio Montesano, che ha ringraziato i presenti sottolineando l’importanza di promuovere e preservare la cultura culinaria italiana, una missione fondamentale per l’Accademia Italiana della Cucina.
Tra i momenti salienti della serata, il conferimento del prestigioso Premio Dino Villani alla famiglia Di Venti, titolare dell’omonimo caseificio di Calascibetta. Un riconoscimento che celebra l’eccellenza nella produzione artigianale del Piacentinu Ennese, un formaggio dalla specifica qualità organolettica, realizzato esclusivamente con ingredienti di altissima qualità e radicato nella tradizione locale. Presenti anche Maria Rita Speciale, Assessore al Bilancio del Comune di Calascibetta, che ha espresso il suo orgoglio per questo traguardo significativo.
La serata è stata anche occasione per accogliere due nuovi membri dell’Accademia: Rosangela La Monica e l’avvocato Toti Corso, che sono stati calorosamente presentati alla platea.
Diversi interventi di rilievo hanno arricchito l’evento. Il Segretario nazionale del Consiglio di Presidenza dell’AIC, Ugo Serra, e il coordinatore territoriale Vittorio Sartorio hanno evidenziato il ruolo fondamentale dell’Accademia nella valorizzazione del patrimonio gastronomico italiano. Andrea Scoto, inoltre, ha illustrato i progressi e le opportunità offerte dai marchi di tutela DOP e IGP, soffermandosi in particolare sull’importanza della squadra che ha reso possibile il riconoscimento della DOP per il Piacentinu Ennese. Un riconoscimento speciale è stato inoltre conferito a Bruno Maddalena e Graziella Puleo per i loro 35 anni di dedizione all’Accademia.
Un Menù che Esalta la Tradizione e la Creatività
La cena, preparata dallo Chef Vittorio Fauci in collaborazione con il Direttore del Federico II Palace Hotel Calogero Salvaggio, ha rappresentato un autentico viaggio sensoriale attraverso i sapori siciliani.
Il simposiarca Fabio Montesano ha descritto con entusiasmo il menù proposto:
Antipasto e primo piatto: gli arancini su fonduta di Piacentinu Ennese hanno riscosso grande successo, grazie al loro equilibrio tra gusto e consistenza, celebrando con eleganza la tradizione locale.
Secondo piatto: una portata di qualità elevata, curata nei dettagli e nei sapori.
Dolce finale: ha concluso la cena in maniera impeccabile, lasciando gli ospiti con un ricordo indimenticabile.
L’abbinamento dei vini, attentamente selezionati, ha ulteriormente valorizzato ogni portata, mentre il servizio attento e professionale ha contribuito a creare un’atmosfera calda e accogliente.
Federico II Palace Hotel: Il Cuore della Cultura e dell’Ospitalità Ennese
Il Federico II Palace Hotel si conferma ancora una volta il luogo ideale per ospitare eventi di rilievo culturale e gastronomico, mettendo in risalto l’eccellenza della cucina siciliana e offrendo un servizio di alto livello. La serata è stata un perfetto connubio tra tradizione e innovazione, simbolo della ricchezza culturale e culinaria del nostro territorio.
Con questa occasione, tutto lo staff del Federico II Palace Hotel desidera ringraziare i propri ospiti e collaboratori per un 2024 straordinario, augurando un 2025 altrettanto ricco di successi e soddisfazioni.
Il nostro hotel è orgoglioso di essere un punto di riferimento per la comunità locale e per chi desidera vivere esperienze autentiche e raffinate. Vi aspettiamo per continuare a celebrare insieme la bellezza e i sapori della nostra terra.
Davide Salvaggio
Articolo estrapolato da lasicilia.it